Per "Evaporative Cooling" (o raffreddamento evaporativo) si intende quel processo in cui l'acqua, evaporando nell'aria, la raffredda. Perché ciò avvenga in maniera spontanea, senza l'apporto di energia esterna, l'acqua deve essere nebulizzata nell'aria sotto forma di goccioline finissime, le quali, possedendo una tensione superficiale inferiore all'aria circostante, evaporano nell'aria stessa.
Perché l'aria si raffredda?
Nessun apporto di energia esterna è necessario, tuttavia il processo di evaporazione dell'acqua ne richiede per sua natura una certa quantità. Questa energia viene sottratta dall'aria stessa, la quale, per assorbire l'acqua, deve cedere calore sensibile, abbassando la propria temperatura. Ogni kilogrammo di acqua che evapora assorbe 0,69 kW di calore dall'aria. Ecco perché, attraverso il processo di Evaporative Cooling si ottiene il duplice effetto di umidificazione e raffrescamento dell'aria, che in molti casi applicativi del trattamento dell'aria rappresentano due effetti desiderati da perseguire.
Energy Saving
Il rapido sviluppo dell'evaporative cooling nelle applicazioni HVAC è sicuramente dovuto al suo bassissimo impatto energetico. Se confrontiamo la spesa di energia dell'Evaporative Cooling con quella di altre tipiche trasformazioni dell'aria (ad esempio umidificazione con immissione di vapore oppure raffreddamento dell'aria attraverso chiller), si nota che il risparmio energetico è considerevole. L'unica energia richiesta è quella di pressurizzazione dell'acqua che viene inviata agli ugelli atomizzatori da una pompa. Il consumo è di circa 4…8 W per ogni l/h di acqua nebulizzata.