Redfish

Il protocollo di comunicazione utilizzato per il monitoraggio dei datacenter ideale per i sistemi con liquid cooling

 

 

Liquid cooling un’applicazione in forte crescita che necessita monitoraggio


Da alcuni anni la tecnologia del raffreddamento a liquido per i server è in continua crescita: in particolare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale ha spinto applicazioni a sempre più alta densità di potenza, che richiedono il raffreddamento a liquido per riuscire a smaltire il calore generato in volumi così piccoli. 
Si tratta di sistemi a bassa inerzia e fortemente dinamici, che necessitano di una maggiore interazione tra sistema di raffreddamento e server, al fine di massimizzare l’efficienza e preservare la continuità di servizio.

 

 

In tale contesto è sempre più popolare l’utilizzo del protocollo Redfish di DMTF, che viene utilizzato per comunicare i parametri di funzionamento dei microprocessori, ad esempio la temperatura. L’utilizzo dello stesso protocollo per gli altri componenti del sistema, come i dispositivi di raffreddamento, consente di adeguare le strategie di controllo, per ottimizzare il raffreddamento basato sul reale fabbisogno dei microprocessori.
Il protocollo fa della standardizzazione e della scalabilità i suoi punti forti, assieme a un elevato standard di sicurezza, per facilitare un’integrazione, di fatto è una REST API, di tutti i dispositivi presenti nei datacenter.

 


 
CAREL ora ha introdotto per la famiglia boss, in particolare per boss one e boss micro, per permettere l’interfacciamento con sistemi Redfish nelle soluzioni di controllo per macchine come CDU e “RDHX” (Rear Door Heat Exchangers), ma anche chiller e altro.
 
 
  
 


 

Ecco i principali vantaggi della soluzione CAREL


Flessibilità HW 

Con boss one è possibile rendere compatibili tutti i controlli della famiglia pCO e c.pCO che possono montare la scheda BMS opzionale, potendo quindi interfacciare applicazioni già sviluppate e unità già esistenti.

 

Flessibilità SW 

La possibilità di configurare liberamente i modelli dei dispositivi letti da boss one, assieme poi alla completa editabilità del file JSON di configurazione Redfish, consentono di interfacciare qualsiasi applicazione sviluppata su un controllo CAREL. Si riesce sia a filtrare le variabili da condividere, che peraltro aggiungere direttamente su boss alcune informazioni richieste e spesso non presenti sul dispositivo principale.

 

Aggiornamento SW applicativo

Il protocollo Redfish è stato implementato secondo le specifiche più aggiornate, ed è stato integrato anche il servizio di update che consente di aggiornare il software applicativo del controllo, sia pCO che c.pCO. Per quanto riguarda i pacchetti firmware di boss stesso, esiste anche un servizio di download automatico nel caso il dispositivo abbia accesso a internet.

 

boss micro: la soluzione high end e universale

L’utilizzo di Redfish su boss micro consente di utilizzare alcune funzionalità avanzate legate alle caratteristiche del prodotto:

  • Collegamento al dispositivo da interfacciare sia via RS485 che via ethernet di campo
  • Possibilità di utilizzare gli altri servizi via ethernet di campo come un aggiornamento più veloce lato dispositivo e il browsing delle pagine del controllo connesso a boss (senza esporre direttamente l’IP)
  • Maggiore adattabilità ad ogni tipo di dispositivo, in quanto boss micro è stand alone e può essere connesso a un controllo che non sia un pCO e in generale anche non esclusivamente Carel, ma ad ogni apparecchiatura in grado di comunicare con un protocollo standard come Modbus.
  • Miglior performance sul multiprotocollo: grazie alle maggiori risorse HW, in alcuni casi è più agevole utilizzare in contemporanea un protocollo come SNMP per altre funzionalità richieste dal sistema di supervisione 

 

 Per tutti i dettagli, consulta la documentazione completa disponibile nella pagina prodotto boss.

 

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